Viaggi a piedi nella Natura

sabato, 27 gennaio 2007

Corso Accompagnatori ATSE

L'uscita di oggi non mi ha regalato immagini (foto per intenderci) particolari, però delle impressioni... la prima fra tutte è che il Signor Inverno si è fatto vivo!

Al mattino presto (attorno alle 4) i primi dubbi sul dove svolgere l'uscita poiché non ero mica sicuro di trovare la barriera alzata a Campra. Ho quindi preparato un bel itinerario per Dötra. Altre regioni non rientravano in linea di conto visto che non avrei fatto in tempo ad avvertire tutti i corsisti, non avrei saputo come...
La barriera però l'abbiamo trovata alzata e al posteggio solo le nostre auto (escludendo quella sepolta sotto la neve): già, gli altri hanno pensato bene di andare in un'altra zona o di rigirarsi nel letto. Non noi! Noi volevamo andarci al Passo del Sole. Fuori dalle auto le temperature annunciate (-10° a 2000m) ci hanno investito in pieno, vento e fiocchi di neve danzavano attorno alle nostre teste.
Abbiamo dovuto camminare per oltre 20minuti per toglierci di dosso la sensazione di freddo che ci avevo preso fino alle ossa, ma poi le cose andavano meglio. La coltre nevosa spessa mi ha dato una mano nel riscaldarmi, che faticaccia tracciare il percorso e allora AVANTI il prossimo a tracciare.
Passaggi ghiacciati si alternavano a passaggi con impressionanti accumuli di neve. Il bollettino diceva di stare lontani dai pendii carichi di neve, quindi abbiamo rinunciato di salire al passo.
In Selva Secca abbiamo trovato un angolo di pace e tranquillità (dal vento) e abbiamo "perso" due barryvox strada facendo. La decisione unanime ci ha fatto spianare la neve e sederci per consumare un breve ma buon pasto. Il morale del gruppo è alto: si ride e si scherza, in barba al freddo, alla neve e al sole che solo timidamente ogni tanto ci regala una sbirciatina.
Fuori dalla piccola valle della Selva Secca il vento ci ha di nuovo trovato, ma i barryvox erano lì, da qualche parte sotto la neve... AVANTI a cercare. Chi con il nuovissimo Puls, chi con l'Ortovox, chi col classico e ancora efficientissimo barryvox giallo. In poco tempo i puls hanno individuato le due zone distinte con una precisione di poco inferiore al mezzo metro quadrato, il barryvox giallo invece ha indicato con una precisione di pochi centimetri l'apparecchio emittente: esercizio riuscito. Ma che freddo, AVANTI, gli ultimi passi sopra i dossi per raggiungere il Brenno e infine le auto. Anche il sole nel frattempo ha fatto capolino, ma noi avevasmo ancora un solo desiderio (o due): cioccolata calda e bagno caldo...

sabato, 13 gennaio 2007

Tra Sole e Colombe

GRAZIE: questa è stata la parola del giorno. Ad un certo punto, in mezzo alla salita, R mi guarda e mi dice questa parola magica... non avevo capito subito, infatti gli ho chiesto: - per cosa? - Lui mi ha risposto: - Per questa bella giornata!-

Bisogna proprio dirlo, era una giornata coi fiocchi, certo non quelli di neve anche se in questo vero paradiso delle racchette la neve c'era. Arrivati al posteggio eravamo già al sole, il tempo di distribuire il materiale e siamo partiti. Seguendo la strada in mezzo ai pini mugo la sorpresona: davanti ai nostri occhi increduli una bellissima candida lepre variabile, con le punte delle orecchie e quella della coda nere. Ci ha lanciato un'occhiata rapida e velocissima ha attraversato quel pezzo di pianura davanti a noi finché è scomparsa al nostro sguardo...la macchina fotografica è rimasta nel sacco, ma il ricordo di quella visione è ancora ben vivo nella mente!
Meno rapidi della lepre, ci siamo invece diretti verso il Passo delle Colombe... il silenzio e il blu intenso del cielo sono due cose che mi hanno colpito in modo particolare.

Poco sotto il passo, a 2100m di quota il colpo di scena: decido di cambiare direzione. La temperatura incredibilmente alta già al mattino ha provocato qualche distacco spontaneo, il grado di pericolo marcato annunciato e quei due canaloni carichi di neve soffiata sono bastati a farmi desistere dal nostro progetto. Abbiamo girato ai piedi dei Pizzit per andare a prendere il tracciato che ci portava in sicurezza fino al Passo del Sole: ottima scelta, dico adesso che sono seduto davanti al mac e scrivo queste righe.

Il paesaggio innevato da sogno, qualcuno diceva che sembrava di essere nell'Hymalaia... abbiamo anche visto le tracce dello Yeti! Ci siamo poi resi conto che forse appartenevano a quello strano essere su quella specie di moto rossa che girava su da quelle parti...rifiuto di credere che possa trattarsi di un essere dotato di intelligenza (ma questo è un mio pensiero molto personale). Non ci siamo lasciati rovinare la giornata da questo unico incontro spiacevole, abbiamo gustato la lunga discesa e quando siamo arrivati nell'ombra, qualcuno ha rivolto un lungo sguardo verso quelle montagne, quelle immense distese bianche e quel cielo di un blu intenso dedicando loro chissà quali pensieri intimi...

Grazie a voi per la bella giornata trascorsa insieme.
Roger

P.S. Non ci sono parole per descrivere questo angolo di Paradiso, però un pensiero l'ho avuto per l'amico Franco che è rimasto là nell'eterno bianco del suo amato Cile e ora dal suo Paradiso guarderà la sua capanna Cadagno.

domenica, 7 gennaio 2007

Il leone e il lupo

Doveva essere "il Leone e il Lupo" posticipato dal 26 dicembre a oggi. La tanto attesa nevicata non è arrivata per cui abbiamo cambiato posto: siamo andati a Cimalmotto! Abbiamo anche cambiato la guida, doveva esserci Gion, ma un problema al ginocchio lo ha bloccato a casa per qualche giorno...per il 13 dovrebbe esserci!
Non mancava la neve e tantomeno il sole: un'altra splendida giornata da gustarsi pienamente. Tante le tracce incontrate, soprattutto impronte di umani (racchette) e animali. Cimalmotto si trasforma in un vero paradiso delle racchette, con diversi tracciati, perlopiù lungo i sentieri estivi, molto battuti. Animali non ne abbiamo visti, escluso il cane di quel tipo con cui abbiamo discusso in lungo e in largo i problemi climatici: stavamo prendendo il sole in maniche corte all'Alpe Quadrella! Splendide impronte: volpi, cani, fagiani di monte, ermellini, lepri, scoiattoli, martore, ma niente Leoni e niente Lupi, forse però la lince: qui accanto la prova fotografica con le "mie" impronte di lince (sx) e lupo (dx) in scala 1:1!
Certo che con un gruppo così piccolo si avanza proprio velocemente, in quattro ore e mezza di camminata e con una pausa di solo una mezz'oretta siamo arrivati all'auto alle due in punto. Non male per una domenica di fine vacanze natalizie terminare un po' presto: per gustarci un caffé rispettivamente una birretta abbiamo però dovuto aspettare fino a Cevio poiché in Valle di Campo i due ristoranti erano chiusi: che peccato...
Comunque abbiamo trascorso una giornata veramente fantastica.
Roger


sabato, 6 gennaio 2007

La BACCHETTATA della Befana

Ogni tanto capita che folletti o gnomi s'introducono anche nei computer e ti fanno scrivere delle cose un po' strambe: questa volta però - visto anche la data - lo zampino è quella della mitica Befana. Chiaramente noi ci siamo divertiti con una Racchettata e non una Bacchettata... quindi mi sono meritato un sacco di carbone!

A Campo Solario, sulle nevi fantastiche della Valle di Blenio, in questa giornata assolutamente splendida con temperature miti e senza un filo di vento, un bel gruppetto di bambini e adulti si sono lasciati introdurre nel mondo delle racchette. ARVA (il Barryvox per intenderci), pala, sonda, scarponi, gamasce e quant'altro non hanno più segreti per loro: c'era chi già faceva di conto per scoprire quanto avrebbe speso per acquistare tutto il materiale...i bastoncini però gli avevano quasi tutti!


Abbiamo visto tante tracce e persino una di lupo?! No il lupo non era di sicuro perché è più allungata. Ma allora forse la lince, no poiché troppo piccola; cane o volpe: forse uno dei due: probabilmente la seconda anche se dalla grandezza si direbbe il primo, ma il mistero resta... e per poco non ci restava anche il Barryvox, quello nascosto da me, su nelle nevi di Campo Solario. Quanta fatica hanno fatto i bambini per ritrovarlo, certo che con le piastre Recco nell'abbigliamento, non era poi così evidente.

Comunque alla fine tutti sono tornati con tutto il materiale sani e salvi, a casa. Per dimostrarlo ecco il gruppo al gran completo a pochi passi dalle auto:

Ciao alla prossima... Roger

Alla ricerca della befana...

Poi, tutt’a un tratto, udì dietro di sé un boato, un rombo e un tuono: la valanga! Era alle loro spalle e si avvicinava sempre di più, e Luigi pensò che da un momento all’altro avrebbe potuto travolgerlo assieme a Rula e alla slitta.”



Luigi e Rula si salvano dalla valanga e vivono ancora là, da qualche parte, fra le cime innevate di Bosco Gurin. Noi invece siamo andati a cercare la loro slitta nel più bel villaggio di montagna in questa notte di luna piena! La luna si è però nascosta dietro le nuvole e non siamo riusciti a trovare né la Befana né le altre fanciulle della montagna...ma la slitta l'abbiamo vista!

Cinque bambini e sei adulti si sono avventurati insieme a me nelle nevi di Bosco, qualcuno dei grandi mi diceva: - Non troppo di fretta, perché i bambini non ce la faranno. - Già, già, ma dovevamo aspettare sempre sui grandi: i bambini, si sono proprio divertiti un mondo fra salti e palle di neve... Dopo oltre due ore trascorse al buio, la temperatura per fortuna era clemente: +6 gradi; abbiamo raggiunto l'albergo dove un'immensa tavolata - pronta per la fondue - aspettava i nostri intrepidi eroi.
Il premio più bello per me era di sentire dire uno dei bambini: - È stato troppo! - e l'altro spiega: - intende dire che era la giornata più bella della sua vita. -

Questo invece è il mio messaggio che intendo rivolgere ai bambini come loro: grazie, spero che avrete questo entusiasmo per la montagna e la bellezza della natura anche da grandi. Come i loro genitori che gli portano a vivere queste esperienze dall'estremo sud del Ticino e dall'Italia.
Roger